| Autore | Categoria scene da una colazione

Dal pan del Ton alla colazione delle feste

I segreti e le curiosità su uno dei dolci più amati della tradizione natalizia

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 Dolci delle feste – Per chiudere il pranzo di Natale in bellezza, come per allietare una festosa colazione, il panettone è uno dei dolci simbolo delle feste natalizie; storico protagonista del menù del Natale a Milano ha ben presto conquistato le tavole e il cuore di tutti gli italiani, e non solo. Ma come nasce la tradizione di questo lievitato morbido e profumato? Simile alla colomba pavese sembra sia opera di un umile e abile fornaio, Antonio, che grazie alla bontà del suo dolce (Pan de ton)  era riuscito a convincere un nobile a concedergli la mano della figlia. Un’altra leggenda narra  che il panettone debba la sua origine a  messer Ughetto degli Atellani, falconiere di Milano, che si fece assumere come garzone da Toni, panettiere e padre della giovane Adalgisa, di cui si era innamorato. Impastando acqua, farina e lievito naturale e aggiungendo uova, burro, miele e uva sultanina, creò un dolce che riscosse enorme successo, subito battezzato “pan del Ton”. La terza versione, fra quelle più accreditate, vuole che il lievitato sia nato come dolce di recupero grazie alla geniale trovata dello sguattero Toni, al servizio di Ludovico il Moro: il cuoco incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale aveva bruciato il dolce e il piccolo Toni propose di fare un dolce con gli avanzi della dispensa – un po’ di farina, uova, burro, scorsa di cedro e uvetta. Il risultato fu un successo che porta ancora il suo nome, il pan del Toni, appunto.

Qualsiasi sia l’origine del panettone, la sua bontà non passò inosservata a poeti e intellettuali come Pietro Verri, storico e filosofo milanese, che ne parla nella Storia di Milano; è citato da Ugo Foscolo nella lettera all’amica Marzia (Non c’è giorno né sera che io mi ricordi le dolcezze della mia famiglia e del tetto materno con amarissima tenerezza e con desiderio veemente quanto la Vigilia di Natale che mi ricorda le cene fra i miei parenti e le gioie fanciullesche e la contentezza di mia madre nel vedersi i figli d’intorno e l’illuminazione di tutta la tavola e il panettone e tutte le usanze familiari”). Ma è da Francesco Cherubini, letterato e intellettuale milanese, la prima decodifica e l’inserimento nel nel suo dizionario milanese-italiano: pane di frutta addobbato con burro, uova zucchero e uva passerina, grande e di una o più libbre sogliono farlo soltanto per Natale.

E dai manoscritti alla colazione più morbida e golosa dell’anno il passo è breve…e mandorlato con granelli di zucchero! Siamo sicuri che il panettone non mancherà sulla tavola della colazione..Ricordiamo però che la colazione deve comunque costituire il 20% dell’apporto giornaliero, continuate a seguirci per scoprire la colazione delle feste ideale anche dal punto di vista nutrizionale!

 

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