| Autore | Categoria scene da una colazione

Studio dunque mangio: a colazione storie di “maturità

Odi et Amo.  Anche Catullo avrebbe sofferto il peso degli esami di maturità. E se per qualcuno è ormai un ricordo addolcito dal tempo (o forse no?), per quasi 500mila studenti questi sono giorni di grandi sforzi intellettuali ed emotivi. Studio, scaltrezza e una buona colazione i segreti del successo.

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Tra uno scritto e un orale, vi raccontiamo le aspettative e i ricordi di chi lo ha già fatto…ed è sopravvissuto.

Giulia del suo esame di maturità ricorda la scottatura del giorno prima trascorso a rilassarsi al lago, mentre Pamela, dopo aver passato notti insonni a studiare, diceva tra sé e sé “ma ti pare che mi chiedono proprio Montale?” prima di essere interrogata sul temuto poeta, Luca confessa di aver affrontato i giorni delle prove con un’insospettabile tranquillità ammettendo di essersela cavata con la giusta dose di furbizia e ingegno.

Valentina ricorda la colonna sonora di quei giorni, scanditi da ansia e malessere, “la matematica non sarà mai il mio mestiere” e il liberatorio bagno al mare, dopo aver sostenuto gli orali. Liberatorio anche il pianto finale di Carola fra le braccia del professore di matematica che cercava inutilmente di calmarla. Anche Carlotta confessa di essere stata sul punto di piangere dopo la prima prova ma alla fine è scoppiata a ridere per via dell’infradito che le si è rotto all’improvviso, costringendola a tornare a casa a piedi nudi.

Quasi tutti ammettono di aver sviluppato in quel periodo un rapporto di odio amore nei confronti del cibo o hanno un qualche ricordo legato all’alimentazione in quei giorni così intensi. Per Daniela i giorni della maturità sono legati  alla compulsione a masticare gomme tutto il giorno e il cibo come gradita (e giustificata) pausa dalla studio; Simona ricorda il calo di zuccheri pre-esame, prontamente tamponato con una merendina, Carlotta dichiara di essersi confortata con la pizza surgelata, Pamela di essere andata avanti a gelati a causa dell’inappetenza.

Alimentarsi bene senza cadere negli eccessi è importante tanto quanto lo studio per una buona prestazione nelle prove d’esame. Un’alimentazione poco equilibrata non influisce solo sulla salute ma può avere un impatto negativo sulla concentrazione, sulla memoria e sull’umore.

Tuttavia ansia, stress e temperature elevate possono incidere sulla perdita di appetito con i tipici effetti dello “stomaco chiuso” o al contrario indurre fame nervosa. Cosa fare in questi casi? Sicuramente una colazione completa, leggera e nutriente è un buon modo per abituare gradualmente l’organismo all’assunzione di cibo, nel primo caso, e per frenare l’iperalimentazione, nel secondo.

Via libera quindi alla frutta di stagione, latte o yogurt con cereali e a monodose di prodotti da forno ricchi di carboidrati, per un’iniezione di positività. Sì all’idratazione costante: acqua, succhi e gelati alla frutta ma anche infusi e tisane che aiutano a distendere la mente.

Per il resto, cari maturandi, nessuno vi dirà che gli esami sono una passeggiata ma sarà un’esperienza della quale, nel tempo, riderete e sarà una dispensa di aneddoti nelle serate fra amici ed ex-compagni di classe.

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