Nuvole e pioggia? Ecco gli aspetti positivi del risveglio
Dall’effetto rilassante all’arcobaleno, passando per la colazione comfort, ecco i dettagli che rendono piacevole anche un risveglio piovoso
Pioggia e nuvoloni e nessuna voglia di alzarsi? Non aggrappatevi al piumone! Per scansare malumore e meteoropatia combattete la voglia di rimanere a letto, alzandovi di buon mattino; essere attivi fin da subito vi permetterà di veder crescere l’umore anche in una giornata dal cielo grigio.
Il ticchettio della pioggia – Se per alcuni il rumore della pioggia al mattino è causa di stress e malumore, per altri il suo suono è un ottimo alleato per accompagnare il risveglio; lo scrosciare della pioggia, infatti, abbassa il ritmo cardiaco, producendo un effetto rilassante sull’organismo, effetto che nessuna sveglia mai ci regalerà.
Nuove prospettive – Dopo un risveglio sulle note del relax, un po’ di sport. Col maltempo le energie tendono a diminuire, ma non è poltrendo che le si recupera, solo il moto innesca nuove energie, ma soprattutto sprigiona endorfine, indispensabili a tenere alto l’umore e a controllare l’ansia. Copritevi bene, indossate le scarpe adatte e regalatevi anche solo mezz’ora di corsa o camminata veloce per ritrovare il sorriso…e se siete fortunati la natura ci metterà del suo, regalandovi spettacoli come l’arcobaleno o i riflessi umettati e argentei della pioggia che restituisce nuova vita al paesaggio..sfumature che sfuggono nelle giornate di sole. E altrettanto impossibili da godere se si rimane sotto le coperte!
Colazione a colpi di nuvole – Una volta a casa, ritrovate comfort e benessere con una doccia calda e la giusta colazione. La colazione è importante, ma se consumata in fretta non ha grossi effetti benefici, quindi concedetevi del tempo per star seduti a tavola e dedicatevi qualche coccola. E se volete esorcizzare davvero il maltempo, scegliete di accompagnare il tutto con dolci frollini a forma di nuvola, perché l’inzuppo non bisogna per forza subirlo!
E il vostro rimedio contro un giorno di pioggia?
Fonti: Donna Moderna