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Colazioni leggendarie: 3 storie per un caffè

I racconti e le leggende su una delle bevande più amate della colazione

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 Storie di caffè  Che sia espresso, lungo o appena uscito dalla moka, sappiamo che il caffè è fra le bevande più amate a colazione (e non solo dagli italiani). Arrivato in Europa grazie alle scoperte geografiche e l’intensificarsi degli scambi coloniali, il caffè si è imposto, insieme a tè e cioccolata, sulle tavole del risveglio insieme al mito e alle tante storie che si rincorrono sulla sua origine. Tra mito e leggenda, ecco 3 storie che raccontano la scoperta più scura e bollente della colazione…Da bere tutte in un fiato!

Le capre golose – La conoscete la leggenda di Kaldi e delle sue capre? È forse quella più famosa e racconta di Kaldi un pastorello dello Yemen che vedendo tornare il suo gregge andò a cercarle. Le ritrovò agitate e piene di energia, e incuriosito dal loro comportamento, le seguì notando che sembravano attratte dai piccoli frutti rossi di un arbusto. Portò allora le “magiche” bacche in un monastero vicino, dove l’abate, credendole opera del diavolo, le butto al fuoco. Queste iniziarono ad emanare un intenso aroma, vennero recuperate e i monaci, come facevano con altri frutti, prepararono un decotto: dopo averlo bevuto constatarono che riusciva a tenerli svegli anche durante le veglie di preghiera. Mmmm questa storia ci ha proprio fatto venir voglio di un caffè lungo da bere e gustare con calma.

Il guaritore di Mocha – Un’altra storiella ha come protagonista Omar, guaritore della città yemenita di Mocha e recluso in una grotta nel deserto, stava quasi per morire di fame quando vide delle bacche rosse che spuntavano sugli arbusti vicini. Le colse e, poiché le trovava troppo amare e dure, le arrostì e le fece bollire. Bevuta l’acqua di cottura si sentì rinvigorito, decidendo di somministrarla anche ad un vecchio pellegrino debilitato, che miracolosamente riprese il cammino di casa. Quando la notizia della guarigione giunse alla città che lo aveva esiliato, Omar fu richiamato con tutti gli onori. Una bella colazione a lieto fine da celebrare con un caffè espresso, dal gusto intenso!

Le bacche di Alì – Nella terza leggenda ci sono tutti gli elementi di un racconto fantastico di altri tempi: mettetevi comodi con una fumante tazza di caffè americano. Tutto ha inizio con lo sceicco Ali Ben Omar, rimasto solo durante un viaggio verso Mocha, città nella quale accompagnava il suo maestro Schadeli, morto durante l’itinerario e dove imperversava una terribile peste.
Giunto in città grazie alle sue preghiere guarì molti malati e persino la figlia del re, della quale si innamorò. Il sovrano però non appoggiando l’amore fra i due lo allontanò e lo costrinse a vivere nella solitudine della montagna; Alì per appagare la fame e la sete, invocò l’aiuto del suo maestro, il quale gli inviò un magnifico uccello dalle piume variopinte e dal suadente canto.
Destato e sollevato dal melodioso canto, Omar si avvicinò per ammirare l’uccello e, giunto sul posto, vide un albero rivestito da fiori bianchi e frutti rossi: la pianta del caffè.
Colse alcune bacche e ne fece un decotto dalle virtù salutari che, spesso, offrì ai pellegrini che riceveva nel suo rifugio. Quando si diffuse la notizia delle qualità magiche della bevanda, il monaco venne riaccolto nel regno con grandi onori.

Non ci resta che augurarvi una buona colazione e  buon caffè a tutti!

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