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Colazione in famiglia. I consigli della psicologa

Ecco i suggerimenti della psicologa Viviana Finistrella per iniziare bene a colazione

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Colazione in famiglia?  – Un’occasione unica per ritrovarsi e vivere un momento di serenità prima di immergersi ognuno nelle proprie attività, dalla scuola al lavoro. E se del  menù per tutta la famiglia abbiamo già avuto modo di parlare con il nutrizionista, oggi riveliamo l’ingrediente segreto della colazione…il dialogo!

Ne parlo a colazione –  Tra una tazza di latte e un goccio di caffè, due biscotti e una brioche, la famiglia italiana s’incontra a colazione, e 3 volte su 4 è l’occasione ideale – una delle poche nel corso della giornata – per dialogare. Questo è uno degli elementi più interessanti emersi nel corso della recente indagine condotta dall’Osservatorio AIDEPI-Doxa sulla colazione:  il 76% degli italiani (un po’ meno, 68%, i ragazzi) dichiara di parlare più spesso durante il primo pasto della giornata. Più silenzioso il Nord Ovest (67%), e molto più propensi alle chiacchiere, nel Sud e nelle Isole (81%).

E di cosa si parla, quando si parla a colazione? Di cose molto pratiche: al primo posto (58%) figura la pianificazione degli impegni della giornata, al secondo (22%) la scuola o l’asilo, poi seguono argomenti vari/di tutto un po’ (13%) e il lavoro (9%) o i problemi familiari (6%)… Assolutamente tabù le notizie di politica e attualità, sport, cultura e amici (tutti con uno striminzito 2-4%).

Il commento della psicologa – “É un dato eccezionale – commenta Viviana Finistrella, psicologai momenti di incontro in famiglia sono sempre più ridotti e frammentati, e ritrovarsi insieme al mattino ha un valore straordinario perché consente di creare un’oasi di positività e benessere prima di immergersi ognuno nei propri impegni (e problemi) quotidiani. Riuscire a ritagliarsi un momento di serenità prima di iniziare la giornata consente infatti di affrontare meglio tutti gli stress che attendono piccoli e grandi, dall’interrogazione al lavoro. Attenzione però a non toccare argomenti stressanti e non ridurre il dialogo alle sole ‘informazioni di servizio’, è importante sfruttare quest’occasione per far percepire a bambini e ragazzi il proprio interesse per le loro attività ed augurarsi reciprocamente una buona giornata”.

 

 

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