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Breakslow: la colazione lenta che fa bene all’umore

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Secondo Tim Sharp, psicologo e Chief Happiness Officer del The Happiness Institute – organismo australiano che ha l’obiettivo di accrescere la felicità – fare colazione con la giusta calma e in buona compagnia creerebbe energia positiva e predisporrebbe le persone ad essere più produttive

Colazione lenta – Un caffè al volo e via di corsa in ufficio? Non c’è niente di più sbagliato! Consumare con calma il primo pasto della giornata consente di preparare un pasto equilibrato e di prestare la giusta attenzione a questo momento, ma non solo. Secondo Tim Sharp, psicologo e Chief Happiness Officer del The Happiness Institute, “Iniziare bene, anche a tavola, crea energia positiva che predispone l’individuo a essere più felice e produttivo”.

I benefici per la salute – Sono diversi gli studi che concordano sull’utilità del “risveglio lento”, spiega la dott.ssa Paola Medde, psicologa e coordinatrice del Gruppo di Lavoro di “Psicologia e Alimentazione” Ordine Psicologi del Lazio, “Non significa necessariamente ‘svegliarsi all’alba’ ma lasciare un giusto tempo, 10-15 minuti, che aiuti a rendere meno traumatico attivarsi, per dare il via ad una nuova e lunga giornata. Prendersi del tempo, come quello destinato alla colazione, può aiutarci ad affrontare la giornata in modo più attivo e soprattutto sereno. Il ritmo naturale del nostro corpo non contempla risvegli bruschi e preparazioni veloci.” Troppo complicato? Basta procedere per piccoli passi, cambiando in modo graduale le nostre abitudini. “Iniziamo anticipando l’orario del risveglio e preparando la tavola con dei biscotti o dei prodotti da forno e una bevanda, non servono preparazioni elaborate, ma sarà sufficiente a stimolare l’appetito.”

Fa bene alla coppia e aiuta il dialogo in famiglia – La mattina è il momento migliore per parlare, con il partner e con i propri cari, dei propri progetti, degli impegni che ci attendono. “É un modo per essere presenti nella mente dell’altro durante la giornata – spiega la psicologa – diversamente dalle conversazioni durante il pasto serale, che spesso consistono in un semplice resoconto di fatti spesso disturbate dal sottofondo della tv, il pasto condiviso della mattina offre un contesto ottimale per la condivisione di idee.”

Dal punto di vista psicologico, il risveglio è una transizione da uno stato alterato di coscienza (il sonno più o meno profondo) allo stato di veglia. “Durante la notte la nostra attività cerebrale non si ferma e una delle manifestazioni più evidenti di questa attività è il sogno, non solo il luogo dove si producono immagini ma anche un’esperienza emotiva, alcune volte particolarmente travolgente ed intensa. È importante trovare il tempo per parlare di queste emozioni e delle sensazioni che ancora si muovono dentro di noi le persone che ci sono vicine – continua la dott.ssa Medde – Vale ancora di più per i bambini che, soprattutto se molto piccoli, hanno difficoltà a distinguere la realtà dalla fantasia. Poter raccontare il proprio sogno, poter parlare dell’emozione che ci ha lasciato al risveglio è fondamentale perché li aiuta a comprendere il mondo emotivo e a dargli la giusta importanza.”

 

Altre fonti: Starbene.it

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