| Autore | Categoria breakfast Tips, scene da una colazione

I cereali, una scelta gustosa per combattere il gonfiore a colazione

La pancia gonfia è un problema che tormenta sempre più donne e non solo d’estate in vista della temuta prova costume. Ma fin dalla prima colazione è possibile alleviarlo con gli alimenti giusti e alcune buone pratiche. Sono tanti i fattori che intervengono ad aggravare il fastidio; stress, poche fibre, scarsa idratazione ed insufficiente attività fisica possono peggiorare il problema.

 

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 Colazione integrale per iniziare bene – una dieta ricca di fibre (25 grammi al giorno per le donne e 38 per gli uomini), a partire dalla prima colazione, è una valida alleata. Cereali integrali, noci e frutta, per cominciare bene, combattere il gonfiore e non solo. Secondo studi comprovati, una dieta a base di cereali integrali aiuterebbe a prevenire sovrappeso e obesità, grazie al loro basso indice glicemico. In commercio si trovano inoltre cereali per la colazione che contengono il 53% di componente integrale, un basso contenuto di grassi (0,4g per porzione da 30g) e  10 tra vitamine e minerali, compresi calcio e ferro. E soprattutto cereali integrali a colazione non significa rinunciare al gusto; sono infatti tante le varietà ancora più gustose, dai petali al cioccolato bianco a quelli con aggiunta di frutta secca.

Le buone pratiche contro il gonfiore – Mai dimenticare l’idratazione: bere molti liquidi fin dal mattino, per arrivare a un minimo di 8 bicchieri al giorno. Una costante e moderata attività fisica di 30 minuti, 5 volte a settimana favorisce la funzionalità e ci fa sentire subito più in forma. Più in generale mangiare rapidamente e non masticare il cibo può causare la deglutizione dell’aria che porta al gonfiore addominale, prendetevi quindi il vostro tempo, soprattutto a colazione. Inoltre mangiare piccoli pasti ma più spesso, può tenervi liberi della sensazione di gonfiore che segue spesso i pasti di grandi dimensioni, e può anche aiutare a controllare il livello di zucchero nel sangue e a gestire la fame.

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