Colazione prima di andare a scuola: 8 cose da fare secondo gli esperti
Cosa portare in tavola per aiutare bambini e ragazzi a trovare la giusta energia prima dell’impegno scolastico? E come rendere speciale il risveglio dei piccoli? Con l’aiuto del dott. Piretta, nutrizionista gastroenterologo e di Simona Vanetti, psicologa tanti consigli per i genitori alle prese con il rientro a scuola
Partiamo con un dato positivo: i bambini italiani fanno (quasi) sempre colazione a casa, secondo quanto emerge da una ricerca dell’Osservatorio Doxa-Aidepi “Io comincio bene”. Vediamo ora come aiutare i genitori a vivere con serenità il primo pasto della giornata con consigli e idee da copiare, in compagnia di Luca Piretta, nutrizionista gastroenterologo e docente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, e di Simona Vanetti, psicologa, formatrice e co-fondatrice di Lallafly, il portale di per-corsi formativi per genitori.
1.RISPETTARE I GUSTI DEL BAMBINO (MA LA SPESA LA FA MAMMA) – È importante che i genitori assecondino le preferenze dei più piccoli, senza mai forzarli e aiutandoli a imparare ad ascoltare il proprio corpo. “Date fiducia ai vostri figli – consiglia Simona Vanetti, psicologa – quando un bambino ci comunica ciò che vuole, non partiamo subito con le nostre idee e proposte, ma restiamo disponibili all’ascolto”. Quindi decidono i piccoli? ”No, siamo noi genitori a porre il confine e scegliere cosa c’è nella dispensa, sta a noi mettere a disposizione alcuni cibi piuttosto di altri.”
2. IL MENU’ A COLAZIONE: CARBOIDRATI, LATTE E FRUTTA – Vediamo ora come dovrebbe essere composto il menù ideale: “Il mix corretto è dato da cereali (pane, fette biscottate, biscotti o cereali da prima colazione) che apportano zuccheri a lento rilascio e danno energia per tutta la mattina” –spiega il prof. Piretta, nutrizionista. Non va trascurata, poi, la presenza del latte o suoi derivati, come lo yogurt: “apportano la quota di proteine e grassi utili a stimolare il senso di sazietà in quantità tutto sommato contenute, e contengono inoltre buone quantità di calcio e fosforo molto biodisponibili”. Per finire un frutto o una spremuta: “apportano fibre, sali minerali, vitamine, polifenoli, come antiossidanti e acqua. Ma attenzione: scegliete sempre solo frutta di stagione”.
3.COLAZIONE, IL REGNO DEL DOLCE – I vostri figli adorano i dolci? È il primo pasto della giornata il momento giusto per consumarli. Spazio, dunque, a crostate, ciambelloni, biscotti, prodotti da forno o fette biscottate. Qualche raccomandazione? “Riservate dolci eccessivamente grassi e dessert troppo elaborati ad altre occasioni, come compleanni o altre ricorrenze, e non aggiungete zucchero al latte, abituerebbe il bambino, fin da piccolo, ad un gusto eccessivamente dolce” – consiglia il prof. Piretta.
4. SE IL BAMBINO PREFERISCE IL SALATO: DUE PROPOSTE PER UN MENÙ EQUILIBRATO – Ecco un paio di soluzioni se a vostro figlio il classico latte e biscotti proprio non piace: “Una buona idea è pane e ricotta perché contiene al suo interno anche le proteine del latte. Altrimenti si può proporre del pane con un affettato magro come la fesa di tacchino o la bresaola, da abbinare ad una spremuta o una centrifuga” – suggerisce il nutrizionista.
5.INSIEME A COLAZIONE (ANCHE A DISTANZA) – Ecco qualche suggerimento della dott.ssa Vanetti per far sentire la nostra presenza anche se non possiamo esserci al momento del risveglio dei bambini: “nascondete una sorpresina sotto la tazza, potrà essere uno stiker, un fermaglio, un piccolo origami, un dolcetto, e, per i più grandi, un bigliettino: è un modo per far sentire tutto il nostro affetto appena i bimbi sono svegli. Oppure lasciate un vostro oggetto in custodia al bambino per tutto il giorno, che verrà riconsegnato la sera quando ci si ritrova tutti insieme. È un modo per il piccolo di prendersi cura di qualcosa di vostro e sentirvi vicini.” Un’altra idea molto carina è poi la “striscia dei baci”: “basta prendere una striscia di cartoncino colorato e dividerlo in 7 riquadri, uno per ogni giorno della settimana. Spiegate al vostro bambino che ogni mattino al risveglio il papà o la mamma lasciano in quel riquadro un ‘bacio’, può essere un piccolo adesivo o un disegnino. Lo stesso dovrà fare il bambino. In questo modo, alla fine della settimana, avrete creato una striscia di baci mandati e ricevuti, e sarete pronti per iniziarne una nuova.”
6. LA COLAZIONE CHE AIUTA … L’AUTOSTIMA – Un modo per dare la carica a vostro figlio più grande preoccupato per l’interrogazione o in piena crisi adolescenziale? “Nonostante i ragazzi siano spesso sfuggenti e parlino poco, soprattutto di sentimenti – racconta la psicologa – provate a lasciare di tanto in tanto bigliettini con ‘mamma/papà ti vuole bene’, ‘ti amo per ciò che sei non per i risultati che hai’… saranno un grande nutrimento per la loro autostima.”
7. SE LA COLAZIONE PROPRIO NON VA GIÙ: UNA QUESTIONE DI RITMO – Ogni mattina la colazione diventa una lotta e il bambino non vuole sentirne parlare? Potrebbe essere questione di “ritmo”, spiega la dott.ssa Vanetti: “Quando ascoltiamo una musica, il ritmo è importantissimo. Lo stesso vale per i ritmi giornalieri: disarmonie e stonature rendono difficile la quotidianità. Occorre allora capire qual è il ritmo migliore per nostro figlio e prestare attenzione ad una serie di aspetti: l’ora in cui va a dormire, cosa ha mangiato la sera prima, se viene rispettato l’orario del pasto, se si sveglia troppo presto o, al contrario, al mattino ha troppo sonno, e regolarsi di conseguenza.”
8. IL VALORE DELL’ESEMPIO – Ci lamentiamo di nostro figlio recalcitrante davanti alla sua colazione, ma siamo i primi a prendere un caffè al volo prima di scappare in ufficio? Ecco, in questo caso, non ci resta che cambiare le nostre abitudini: “Talvolta i nostri figli sono come degli specchi: non possiamo pretendere sorrisi, chiacchiere e buon appetito al mattino se ci se ci aggiriamo per casa con l’occhio spento e assonnato e al massimo ingurgitiamo del caffè velocemente – raccomanda la psicologa – Sta a noi dare il buon esempio, mettendo in tavola prodotti adeguati e sani, e prendendo il giusto tempo.”
IL PARERE DELLA PSICOLOGA: “LA COLAZIONE FONDAMENTALE PER NUTRIRE LE RELAZIONI FAMILIARI” – La colazione, però, non è solo calcoli e formule matematiche,è anche un’alchimia di emozioni. “La prima colazione è un’occasione per rendere speciale il risveglio dei nostri bambini – spiega Simona Vanetti, psicologa, formatrice e co-fondatrice di Lallafly, il portale di per-corsi formativi per genitori – oltre al cibo, possiamo mettere in tavola dei messaggi significativi che facciano percepire l’affetto e la cura che abbiamo verso i nostri figli, anche durante la nostra assenza. Possiamo aiutare, ad esempio, i bambini che hanno difficoltà ad alzarsi al mattino preparando la tavola insieme la sera prima e creando, in questo modo, un’attesa positiva per la prima colazione, oppure lasciare una sorpresina sotto la tazza, soprattutto se al mattino non riusciamo a far colazione insieme. Per i più piccoli pensiamo ad un disegnino, uno stiker, un fermaglio o un dolcetto, per i più grandi possiamo aggiungere un messaggio scritto. Anche gli adolescenti, sfuggenti e spesso refrattari a gesti e dimostrazioni d’affetto, apprezzeranno un bigliettino con un ‘ti voglio bene per ciò che sei’, che sarà un balsamo per la loro autostima.”